| Home page | e-mail:sergio.gherdol@alice.it | Ritorna alla pagina precedente |
Mi sono avvicinato alla pesca in mare fin da piccolo a 4-5 anni quando mio padre Attilio mi portava assieme alla mamma Elide con la barca 'Celestina' (era il suo colore originale e costruita nel cantiere di Muggia) una batana di 5 metri con motore entrobordo (Condor 2 HP) dal Canale Ponterosso dove era ormeggiata fino alla Diga Vecchia (quella che protegge il porto Vecchio) al Bagno alla Diga piccola spiaggetta di ghiaia sull'estremità esterno della diga verso il molo Audace dove c'erano anche alcune cabine e un bar-ristorante. Qui ci si ormeggiava in mezzo alle "maone" (grandi boe circolari) e alle 'chiatte' che trasportavano materiali pesanti nel porto. Poi si andava a fare 'pedoci' (cozze) raccogliendoli sotto-acqua in apnea (mio padre era espertissimo) sugli scogli per preparare le esche e poi si andava in rada ad un centinaio di metri all'esterno della diga dove iniziava la pesca. Le lenze erano rigorosamente composte da 2 o 3 ami con il piombo al termine per pescare 'Spari' (stessa famiglia delle orate), 'Riboni' (it. Pagelli), 'Sacchetti' (piccolissimi pesci color marrone con striature verticali rosse con bocca sproporzionamente grande rispetto il corpo, un poco come le 'Scarpene' molto voraci presenti dove ci sono anche i 'Riboni' quest'ultimo molto più pregiati), 'Menole' e 'Guati' (speciali chicche i 'filetti appanadi' de quest'ultimi due).
Un'altro tipo di pesca in movimento 'sciavogando' con un remo posto normalmente sulla poppa della barca e fissato sul 'mancolo' (estremità di legno che permette l'ormeggio della corda) come si fa' sulle gondole per andare avanti lentamente e usando le 'puscce' (gramparelle) era quello della pesca delle seppie e i calamari. La differenza di pesca tra quest'ultimi due tipi di pesci stà nel fatto che normalmente le 'Seppie' si pascolano sul fondo mentre i 'Calamari' a Mezz'acqua e perciò per quest'ultimi si usava spesso la gramparella con il pesce vivo (normalmente un 'Menolin' o un piccolo 'Guato' chiaro) con pochissimo peso in modo che scendesse lentamente sul fondo e simulasse il movimento di un pesce in difficoltà percui facile preda.
| Home page | e-mail:sergio.gherdol@alice.it | Ritorna alla pagina precedente |